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Il mercato dell’energia: storia e sviluppi futuri

By Attilio Di Sabato

La storia

Il mercato dell’energia in Italia ha una storia recente. Nasce infatti con il Decreto Legislativo 16 marzo 1999, n. 79, comunemente chiamato Decreto Bersani in riferimento al Ministro di competenza. Tale Decreto recepisce la Direttiva 96/92/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio che sanciva la realizzazione di norme comuni per il mercato europeo interno dell’energia.


Il Decreto Bersani bis nel 2007 completò quindi il processo di liberalizzazione del mercato elettrico cominciato nel 1999.
Attualmente il mercato cosiddetto “libero” (dove il prezzo si forma sulla base di dinamiche di mercato concorrenziali) e quello “regolato” (dove il prezzo è fissato ogni 4 mesi dall’Authority competente), retaggio di quanto esistente  prima dei Decreti Bersani, coesistono nell’ambito dei Clienti Residenziali, che possono scegliere l’uno o l’altro a loro discrezione, mentre per Micro Imprese, PMI e Grandi Imprese ormai esiste (di fatto) solo il Mercato Libero, infatti dal 1 gennaio 2021 è cessato per loro il servizio di Maggior Tutela.
Anche per le Famiglie il passaggio al Mercato Libero sarà comunque completo a partire dal 2023 con l’eliminazione di quello “regolato” noto col nome di maggior tutela.


Ricapitolando, le differenze principali tra i due mercati riguardano il fatto che, nel Mercato Libero, il Cliente possa scegliere “liberamente” il proprio Fornitore, e ogni Fornitore fissa un prezzo frutto dell’incontro di Domanda e Offerta sulla “Borsa Elettrica”, dove l’energia viene comprata e venduta “all’ingrosso”.

I numeri


Prima di proseguire il cammino all’interno del mercato italiano dell’energia, vogliamo darvi qualche numero utile per dare un’idea generale del settore.


Nel 2019 la produzione nazionale lorda di energia elettrica è stata pari a 293.853 GWh l’anno, così ripartita tra le fonti:

produzione nazionale lorda energetica

La domanda elettrica invece è stata pari a 319.622 GWh, ciò vuol dire che la produzione nazionale ha coperto solo per l’88,1% il fabbisogno interno, la restante parte è stata importata dall’estero 1.


Spostandoci più nel dettaglio sul mercato, sempre nel 2019, gli operatori nella Distribuzione di Energia, che gestiscono in concessione pubblica la rete Media e Bassa tensione, fino al contatore di ogni singolo Utente, sono stati 127 mentre i venditori sono stati 723.


Il mercato libero copre il 52,1% dei clienti finali, di conseguenza il mercato di maggior tutela (quello dove il prezzo è fissato periodicamente dal Decisore Pubblico) raggiunge il 47,7% dei clienti finali.


Infine, tra gli operatori nel settore della fornitura di energia, Enel resta il primo gruppo con il 36% delle quote di volumi di vendita 2.

La struttura 


Facciamo un passetto indietro: in che modo i venditori finali di energia elettrica contrattano la materia prima in questione? Tramite il mercato elettrico “all’ingrosso”! Ossia una vera e propria “borsa valori” sulla quale gli Operatori Abilitati comprano e vendono quotidianamente grandi quantità di energia elettrica.


L’ente pubblico che gestisce e garantisce il funzionamento di questa “Borsa dell’Energia” è il Gestore dei Mercati Energetici (GME). 


Il GME è responsabile non solo del Mercato Elettrico, ma anche del Mercato del Gas naturale e del Mercato per l’Ambiente.


Se per i primi due mercati è facilmente intuibile l’oggetto della materia scambiata, per il terzo occorre fare un piccolo approfondimento. All’interno del Mercato per l’Ambiente si disciplinano diversi settori, quali: Mercato dei Certificati Verdi, del Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica, e del Mercato delle certificazioni CO-FER.

Come funziona

 

Concentriamoci nuovamente sul Mercato Elettrico, esso si articola in: 

  • Mercato a Pronti dell’Energia, che si suddivide a sua volta in Mercato del Giorno Prima, Mercato Infragiornaliero e il Mercato per il Servizio di Dispacciamento.
    La caratteristica di questo mercato è incentrato sull’intervallo temporale molto ristretto, per l’appunto “giornaliero”. E’ bene evidenziare come le principali quote di energia vendute sono concordate ad un certo prezzo il giorno prima dell’effettiva erogazione; ecco il perchè del nome “Mercato del Giorno Prima”.
  • Mercato a Termine dell’Energia
    Questa tipologia di mercato permette la negoziazione di quote di energia su orizzonti temporali più estesi rispetto a quelli giornalieri offerti dal Mercato a Pronti.
  • Piattaforma per la consegna fisica dei contratti finanziari conclusi sull’IDEX
  • Piattaforma dei Conti Energia a Termine (PCE)

Attraverso il Mercato Elettrico, quindi, è possibile negoziare telematicamente l’energia elettrica all’ingrosso. Da questa negoziazione ne consegue il prezzo dell’energia, cioè il prezzo di equilibrio ottenuto dall’incontro tra la domanda di energia elettrica e quella offerta dagli operatori. In questo modo si definiscono i programmi di immissione e di prelievo dell’energia elettrica secondo una logica di mercato concorrenziale.

Gli sviluppi futuri

 

Come cambierà in futuro il mercato dell’energia? Molto probabilmente l’aumento di potenza installata di fonti di energia rinnovabile, insieme al crescente numero di prosumer, influenzerà il mercato dell’energia portando a nuovi meccanismi di mercato sempre più aperti agli utenti finali.

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